La premessa: "I bonsai sono piante comuni, vanno smitizzate perché non è così difficile coltivarle. L’unico problema che sono in vasi molto piccoli per cui hanno assoluta necessità di una cura costante e non vanno trascurate".

1) Coltivazione. A seconda del tipo, attenzione alla potatura delle radici, al rinvaso e ad assicurare un'alimentazione corretta alla pianta con concimi speciali che non la facciamo “crescere”. Le radici che funzionano infatti per osmosi, vanno tenute corte e i nutrimenti devono essere vicini;
2) Luce. I bonsai ne vogliono molta. Sono da interno ma vicino alla luce e appena si può - sopra i 15/18 gradi - meglio metterli fuori. L’umidità necessaria e la luminosità degli appartamenti non è sufficiente per la pianta, meglio tenerle all'esterno per 5 o 6 mesi all'anno;
3) Innaffiatura. Mai eccedere. Tastare il terreno e la cosa migliore è annaffiare per immersione del vaso fino al bordo. Si tira su e deve sgrondare, non deve esserci acqua sotto il vaso perché la pianta deve respirare. Il marciume radicale è un male quasi irreversibile;
4) Parassiti. Come tutte le altre piante si ammalano a causa dei pidocchi o di parassiti terribili come cocciniglia e afidi. Oppure si ammalano di peronospora, che viene curato con prodotti a base di rame. Il consiglio è inserire sostanze sistemiche nel terreno (chimiche e organiche) all’inizio della primavera e in autunno;
5) Concime. Dalla primavera fino alla fine di giugno vanno concimate con concimi ricchi di azoto, tra luglio e agosto invece restano in una specie di "sonno" simile a quello autunnale (anche se non perdono le foglie) e non assimilano, per cui inutile concimarle.Si può invece dar loro preparati ricchi di potassio e fosforo per garantire che la componente verde prodotta dall’azoto possa lignificare e superare l’inverno;
6) Rinvaso. Una volta all’anno o ogni due anni la pianta va rinvasata perché se il terriccio è intasato dalle radici non cresce e non respira. Attenzione però perché è necessario un terriccio particolare: non il compatto che si usa per i geranei ma con una componente granulosa di terre giapponesi che fa da tampone per l’acqua e riesce ad assorbire ossigeno tra le radici.