Nei bambini appena nati, la vista non è perfetta ma si sviluppa nelle prime settimane di vita. I bambini devono imparare a mettere a fuoco gli oggetti, seguire le immagini in movimento e utilizzare i due occhi insieme. Poi, il cervello ha bisogno di imparare a dare un significato alle informazioni visive.
Di seguito, sono riportate alcune condizioni comuni che possono influenzare l'acuità visiva durante l'infanzia: gli errori di rifrazione che, in pratica, sono della alterazioni della capacità di mettere a fuoco le immagini.
Nella miopia, i pazienti sono in grado di vedere nitidamente gli oggetti che sono vicini ma non vedono bene quelli lontani. 
L'ipermetropia permette di vedere più nitidamente gli oggetti lontani rispetto a quelli vicini.
L'astigmatismo è invece una condizione in cui la forma della cornea è irregolare, provocando la visione di immagini confuse, perché si creano diversi punti di messa a fuoco all'interno dell'occhio. 
L'ambliopia (occhio pigro) è una condizione nella quale la vista non si sviluppa equamente tra i due occhi, facendo sì che un occhio abbia una vista più "forte" e l'altro una visione meno efficiente. Per tale condizione, il cervello può imparare a ignorare le immagini provenienti dall'occhio "debole". 
Strabismo. Questa è una condizione nella quale gli occhi non sono allineati correttamente. Un occhio può puntare in una direzione diversa rispetto all'altro. Può causare affaticamento degli occhi, visione doppia, difficoltà nella percezione della profondità e difficoltà nella lettura.
Con l'avanzare dell'età, anche gli adulti con una vista normale possono sviluppare problemi riguardo la chiarezza visiva o la salute degli occhi. Ecco alcuni problemi comuni degli occhi legati all'invecchiamento:
Presbiopia. Questa condizione è caratterizzata dalla perdita della capacità di vedere le immagini più vicine, come la stampa dei giornali. Si ritiene che si verifichi perché il cristallino (la lente che tutti noi abbiamo all'interno degli occhi) diventa meno flessibile con l'età, riducendo la capacità del cristallino di modificare rapidamente la messa a fuoco nella visione delle immagini lontane e vicine. La presbiopia diventa più comune dopo i 40 anni. 
Secchezza oculare. Le lacrime servono a lubrificare ed apportare nutrimento agli occhi. Con l'avanzare dell'età, diminuisce la quantità e la qualità della produzione di lacrime, causando fenomeni di secchezza oculare. I pazienti possono lamentarsi di bruciore, senso di corpo estraneo o disagi vari agli occhi. La ridotta produzione di lacrime può anche influire sulla chiarezza della visione. Le donne sono più a rischio di occhio secco dopo la menopausa. 
Cataratta. La cataratta è una opacità del cristallino degli occhi. L'opacità interferisce con la capacità delle immagini di attraversare la parte centrale della lente (o cristallino), causando offuscamento della vista o visione confusa. 
La cataratta può anche causare una maggiore sensibilità alla luce vivida (soprattutto di notte), diminuzione della sensibilità al contrasto e incapacità di distinguere correttamente i colori. La cataratta può verificarsi a qualsiasi età (compresa l'infanzia e l'adolescenza), ma è più comune dopo i 55 anni.
Degenerazione maculare. La degenerazione maculare legata all'età è una condizione che colpisce una zona al centro della retina, chiamata macula. La macula è responsabile della visione di immagini chiare, nitide, che riguardano attività come leggere, guardare la televisione e riconoscere i visi delle persone. Mentre le immagini al centro sono offuscate, la visione laterale (visione periferica) non è influenzata. La degenerazione maculare è una delle principali cause di cecità tra gli anziani ed il rischio aumenta dopo i 60 anni. 
Glaucoma. Il glaucoma è caratterizzato da un danno al nervo ottico. La forma più comune è associata ad un aumento della pressione del liquido all'interno dell'occhio, che danneggia le fibre nervose che trasmettono i segnali visivi al cervello. Il glaucoma è la seconda causa di cecità nei paesi occidentali ed il rischio aumenta dopo i 40 anni. 
Retinopatia diabetica. Le persone con diabete hanno un maggior rischio di sviluppare danni ai piccolissimi vasi sanguigni che forniscono il nutrimento alla retina. Il danneggiamento dei vasi sanguigni comporta la perdita di sangue e siero, causando un rigonfiamento della retina (edema) e la vista diventa opaca. 

Quando fare le visite oculistiche 
La stragrande maggioranza delle persone hanno problemi di vista che possono essere risolti con lenti correttive (occhiali e lenti a contatto) o con trattamenti di chirurgia refrattiva (LASIK, PRK, lenti fachiche), ma molte persone non si preoccupano di sottoporsi a visite oculistiche di controllo. Tra le persone anziane, che sono più a rischio per problemi di salute degli occhi, solo il 62 per cento si sottopone a visite oculistiche regolari. 
E' importante sottoporre i propri occhi a controlli periodici, per poter rilevare problemi di vista fin dalle fasi iniziali e consentire così una visione più nitida. La visita oculistica va al di là del semplice controllo della acutezza visiva. Per i bambini, le visite oculistiche sono in grado di rilevare i problemi che riguardano la loro capacità di apprendere e svolgere bene le proprie attività a scuola. Per gli adulti, le valutazioni regolari possono permettere agli oculisti di individuare i problemi di salute degli occhi (come il glaucoma e la degenerazione maculare) nelle fasi iniziali, prevenendo o rallentando la perdita della vista. L'esame dei vasi sanguigni della retina può anche evidenziare segni di altri problemi di salute, come la pressione alta, il diabete o il colesterolo alto. 
Le persone con problemi di salute degli occhi, i pazienti che portano lenti correttive e coloro che sono a rischio per problemi di vista (a causa di problemi ereditari, storia personale e relativi problemi di salute), dovrebbero consultare uno specialista oculista per sapere con che frequenza avrebbero bisogno di un controllo oculistico. 
Per quelli che non hanno nessun fattore di rischio, il Centro Oculistico Pascotto raccomanda degli screening con la seguente frequenza: 
• Entro i due anni. Un esame di screening è raccomandato intorno ai sei mesi, per verificare l'assenza di cataratta congenita o i primi segni di problemi di salute degli occhi. 
• Da 2 a 5 anni di età. Tutti i bambini dovrebbero avere il loro primo esame oculistico approfondito intorno ai tre anni di età.
• Da 6 a 18 anni. Un controllo va fatto ogni due anni se non si riscontrano patologie; in caso di miopia o altri fenomeni patologici, le visite vanno effettuate ogni 6-12 mesi. 
• Da adulti, i pazienti dovrebbero sottoporsi a visite oculistiche ogni uno o due anni, a seconda delle loro esigenze visive e le condizioni di salute che possono influenzare i loro occhi. Il Centro Oculistico Pascotto raccomanda una visita intorno ai 40 anni per valutare i bisogni del paziente ed i successivi controlli. In genere, i pazienti che hanno oltre 65 anni dovrebbero fare visite oculistiche con frequenza annuale. 
In termini più pratici, secondo la maggioranza degli oculisti, gli adulti tra i 20 e i 30 anni avrebbero bisogno di un esame oculistico ogni due o tre anni. Chi ha 40 anni dovrebbe fare un controllo ogni uno o due anni. I pazienti con più di 50 anni dovrebbero invece fare un controllo ogni anno. 
La frequenza giusta delle visite oculistiche può variare, in base all'età di una persona, la storia familiare, la storia della salute personale e altri fattori di rischio. 
Se avete domande specifiche su quanto spesso sia necessario un esame oculistico, parlatene con il vostro oculista.